“farsi piccolo di un grande per far grandi i piccoli”

è il leitmotiv del mio libro: CHE C’ENTRA GESÙ CON L’EDUCARE?

Perché questo titolo? Che c’entra Gesù?

Ha senso soprattutto oggi parlare di Gesù? Un nome e una persona che, come 2000 anni fa, continua a dividere?

A quel PERCHÉ rispondo così:
per una sana inquietudine e ricerca di un senso nel vuoto che oggi pervade giovani e adulti anestetizzati dalle fatue sbornie e mode del momento…dal non pensare

La proposta ?

“mettersi in gioco” facendosi prossimi a chi è più fragile per riscoprire il valore e il senso (positivo) di se stessi



[provo a spiegarmi estrapolando alcune frasi dal libro]


“Che c’entra Gesù con l’educare?” volutamente intende provocare credenti e non credenti impegnati nel campo dell’educazione a. …

interrogarsi


[mossi da ] inquietudine e ricerca di un oltre il già dato, per un migliorarsi attraverso un reinvestire in modo personale i saperi della tradizione culturale…

[appartengo a ] una generazione di nuovi insegnanti degli anni 70-80, [quando] l’approccio alla didattica raccoglieva confusamente fermenti e suggestioni culturali di innovazione ed emancipazione ereditata dagli anni ’60…



oggi [si è tutto cambiato] si è influenzati da quel diffuso nichilismo sociale del non senso, non ci si crede più…. [ nella scuola] si regredisce nella procedure, vissute spesso con scarsa umanità, stentata convinzione e incerta speranza nel futuro. ..

Più di qualcuno direbbe: ” roba da chierichetti d’altri tempi…ancora con questo oppio dei popoli?”

mentre fuori della scuola si inseguono (giovani e adulti) i surrogati: dalla cultura dello sballo nelle sue diverse declinazioni (canne alcool sesso violenza potere successo) al ripiego su modelli sociali imposti dalla stupidità dell’ apparire, del consumare, dell’effimero e del vuoto. Penso a quelle deplorevoli trasmissioni alla grande fratello, amici ecc.

E allora? Che c’entra Gesù ?

Gesù è solo un rievocare memorie di favole infantili, cose da bacchettoni, creduloni e retrogradi?

oppure

una proposta sempre viva grazie alla scoperta di uno stretto rapporto tra ciò che si vive ( se ci si sofferma a pensare ) e i misteri cristiani

progressivamente vissuti come

cogliere ed apprezzare come quel “farsi piccolo di un grande per far grandi i piccoli”

è l’anima delle relazioni educative:

il cuore del rapporto tra un educatore e un giovane, tra un padre e un figlio

si rievoca così in modo straordinario nella propria esperienza la grandezza del mistero dell’Incarnazione di Gesù.

E poi?

Scopri che questo mistero, assurdo nella logica del successo mondano accade ogni volta che ti prendi cura di qualcuno

É iniziato così circa 20 anni fa questo mio ostrano percorso

quando

un Natale mandai una lettera ai genitori dei miei alunni per gli auguri e, così, volli chiedere che significa “ un Dio che si fa uomo”?

In realtà lo chiedevo anche a me stesso cercando una risposta non in chiesa o nelle meravigliose immagini della natività ma in quello che mi accadeva ogni giorno con i miei ragazzi.

Fino a intuire che misteriosamente l’incarnazione non è solo un avvenimento del passato ma accade ogni volta nella tua vita quanto ti accosti a qualcuno più fragile per aiutarlo a crescere e la condizione che questo accada è

scendere dalla cattedra e mettersi in gioco!

La prossima volta, dopo aver qui accennato al mistero dell’ INCARNAZIONE descriverò il passaggio successivo: il mistero Pasquale rintracciabile nel mettersi alla prova, condividendo gli affanni, accettando delusioni e impegnarsi per un miglioramento.

Il libro, edito da Tau Editrice è in libreria al costo di 12€